Dalla mia Moleskine: "...il mio pazzo fratello irlandese, Paul, mi passa un giorno un pass per entrare allo stadio. Dovevo rimanere con la bocca chiusa per non lasciar intendere che fossi un forestiero. Arrivo ai cancelli dello stadio, la gente si accalca, ma con il mio pass riesco ad entrare senza far fila o questioni. Tiro fuori la macchina fotografica, con l'obiettivo da 135mm, piuttosto vistosa. La gente mi chiede se fossi un fotografo...mi piace l'idea e rispondo "YES". Mi accomodo in tribuna, ma uno della sicurezza prende a cuore il mio 'lavoro' e mi conduce all'entrata giornalisti sul manto erboso, "da qui farai foto migliori". Non ho la pettorina, obbligatoria, e mi tocca tornare in tribuna. Il mio angelo custode, un ragazzotto irlandese perņ non si arrende. Arriva il capo della sicurezza, vengo sgamato! Il pass ritirato e io relegato in curva, a cantare sotto la pioggia con centinaia di grandiosi irlandesi..."