di Luca Palmieri
5 agosto 1996
Da Roma parte la mia bella avventura canadese...aereoporto Leonardo Da Vinci. Un abbraccio al mio caro zio che mi ha accompagnato al volo...e si entra al check-in...sono al massimo...il Canada è vicino...tra non molto prendo l'aereo e volo!!! Mi faccio un giretto tra le belle boutique dell'aereoporto...una telefonata a casa...e il mio volo viene annunciato!
La fila è lunga ma ordinata...tanto il biglietto ce l'abbiamo tutti...le hostess sono gentili e mi accolgono a bordo...siamo oltre 400 in questa bestia di aereo...una montagna...infatti si chiamava "Argentario". Il mio posto è in coda...quindi ho da camminare e vedere in faccia un sacco di persone...ecco il mio posto...mannaggia sono nel corridoio...e io che mi volevo godere il panorama...Tutti seduti...ancora non ho socializzato, ma presto partirà la prima frase...
Le cinture sono allacciate...il personale di bordo prende posto...i motori sono al massimo, è come una giostra...finiamo il rullaggio e siamo sulla pista di volo; Argentario prende velocità...e vvvviaaaa, si vola, l'Italia è ormai sotto di noi...intravedo la costa, ma subito voliamo sul mare...arrivederci Italia...ci vediamo presto!!!
Ecco qui...mi posso rilassare...vediamo un po'...chi sono questi qui ai miei lati? C'è un signore di Firenze che va dalla sorella a Toronto, e poi una coppia di Bologna che si va a fare un giro in camper intorno al Canada...è gente simpatica...si è tutti allegri quando si parte...Si parla un pochino..."cosa fai, dove vai..." e combinazione vengo a sapere che i bolognesi tornano a casa lo stesso giorno mio!!!
Il volo procede bene, si ammazza il tempo leggendo un po'..."Le Olimpiadi sono finite, un buon bottino per l'Italia", così scrivono i giornali...ma rimane l'amarezza per l'oro perso nella pallavolo la sera precedente! Mannaggia!!! E' presto ora di cena...non è poi tanto male ciò che viene servito. Dopo cena c'è il film...una bella storia commovente "Lochness", e così altre due ore passano.
La mappa aggiornata dal radar presenta l'Europa ormai lontana alle nostre spalle...e l'Islanda alla nostra destra...ma il cielo è coperto e non si vede che un malloppo di nuvole soffici come ovatta. E' in onda un altro film...ma non ne ho voglia e così provo a dormire...
Ah...il mio collo...mi devo alzare un po'...siamo in Canada...vedo la foce del S.Lorenzo...grande fiume che una volta portò i primi colonizzatori all'interno del Canada. Ci sono un mucchio di foreste e di laghi...deve essere la Terranova. E così è...la rotta prevede di volare seguendo il fiume...presto passeremo su Quebec City, Montreal e poi finalmente Toronto. Ma ora io sto volando anche sul New Brunswick...che presto vedrò! Da qui su sembra incontaminato...selvaggio...irregolare...
ma siamo a 10'000 metri, e non è che si capisca poi così tanto bene.
Tra meno di due ore arriviamo a destinazione...non sono poi state così lunghe le 8 ore di volo. Bisogna compilare un documento di immigrazione..."cosa trasporto, chi sono..." che poi deve essere presentato alla dogana. Intanto Quebec e Montreal sono passate sotto di noi...e manca davvero poco a Toronto. Infatti non siamo più a 10'000 metri, ma abbiamo già iniziato la discesa. Il panorama appare decisamente diverso dalla costa atlantica...non si vedono che pianure immense divise da stradine
che formano tanti quadrati. E' ora di sedersi...manca davvero poco!
Chi ci sarà ad aspettarmi? Ma sicuramente il buon vecchio Mark, che appena una settimana fa aveva lasciato Avellino dopo una vacanza. Spero ci sia! Ma come sarà questo Canada? Non riesco a vedere nulla, i finestrini sono troppo lontani...mah...sarà una sorpresa!!!
Stiamo toccando terra, ecco...fantastico atterraggio, la gente applaude, ma perché? Il comandante deve far atterrare l'aereo, è il suo lavoro! Ci possiamo slacciare la cintura di sicurezza...la gente si alza, siamo in Canada!!! Saluto i bolognesi che devono proseguire per Vancouver, e mi incammino col signore di Firenze che mi aveva chiesto un aiuto con l'inglese...ci indicano dove dobbiamo andare...è una bella scarpinata, l'aereoporto è grande, tutto azzurro. Siamo un esercito e c'è molta
gente anziana, possibile che nessuno abbia messo una navetta? Eccoci alla dogana
...noto subito una scritta "WELCOME HOME CANADIAN OLYMPIANS", di certo non si riferiscono a noi!
Qualche semplice domanda...porti alcool, piante, frutta...che tipo di regali...e mi lasciano entrare, dopo aver aiutato il signore di Firenze. Ci incamminiamo verso le valigie, e vedo un mare di bandiere bianco rosse...non ci posso credere sono in Canada!!! Le mie valigie arrivano subito! Saluto tutti...ed esco!
All'uscita c'è un susseguirsi di commoventi scene da "CARRAMBA CHE SORPRESA"...gente che non si vede da anni, bambini che vedono per la prima volta i nonni...proprio di tutto! Ed ecco sbucare Mark Penna! Appena l'ho visto l'ho chiamato "ueeeee facchino!!!", sapendo benissimo che la parola "facchino" assomiglia a...
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CAPITOLO II TORONTO
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