n simpatico vecchietto con barba bianca ci dà il benvenuto in un bar della cittadina della baia. Con tanto di Guinness alle 11 di mattina, sembra fatto apposta per una foto d’effetto. Con molta gentilezza risponde affermativamente alla mia richiesta e così lo immortalo nella mia 35mm.
La tappa di ieri è stata fantastica. Abbiamo giocato con la geografia irlandese, andando dal Sud-Est al centro, e nuovamente a Sud-Ovest. Mare, montagna, mare. La rocca di Cashel è stata la destinazione principe della giornata. Un qualcosa di magico, degli antichi resti di una cattedrale sulla collina, che si stagliano nell’azzurro del cielo accompagnati da stormi di corvi che svolazzano spavaldi da una navata all’altra.
Tutt’intorno croci celtiche, alcune antichissime, alcune recenti…ma tutte lì ad aumentare ancor di più l’atmosfera.
Oltre le mura, prati, prati e prati…e tante pecorelle messe lì a casaccio…quasi come quando a Natale si fa il presepe e si piazzano gli animaletti di plastica come capita. Un tempo fantastico che, come si sa cambia rapidamente, ma che giù al Sud è più gentile e con noi lo è sempre stato regalandoci un dolce tramonto d’orato che ha fatto letteralmente impazzire Tony, dopo che dalla bella Kinsale siamo andati via a bocca asciutta, visto che i ristoranti per meno di 15€ non ti danno nulla e il nostro stomaco non è ancora abituato a cenare prima.
Questo tramonto sui prati e sulle colline ci ha accompagnato fin giù al mare, fino a stradine a zigzag, che costeggiano baie tranquille e silenziose, dall’acqua d’argento che si confonde con il cielo; dalle solite pecorelle che ti spuntano ad ogni angolo, dai fari lontani che però fanno sentirsi vicino ammiccando con la loro luce sicura.
Quando ormai era buio, abbiamo deciso di fermarci per cena in un pub di Timoleague, cittadina di pescatori dalle case colorate e dall’atmosfera tranquilla.
Un’ottima cena…nata come spuntino durante il viaggio e terminata invece in una fantastica serata on the road, con la macchina parcheggiata in strada, noi sotto le calde luci del pub, davanti la bistecca alla Guinness e una stout del sud, la Murphy.
La cartina Michelin sempre dietro, i programmi per la serata decisi a tavola, e soprattutto con Tony davvero un mare di risate. Siamo davvero felici del viaggio e penso che abbiamo trasmesso la nostra contentezza alla gente del pub che notava in noi proprio quel qualcosa in più.
Un compagno di viaggi fantastico…due viaggiatori, navigatori, in direzione del prossimo faro, quello di Mizenhead, dove abbiamo dormito spegnendo le luci e motore alle due di notte.
Il viaggio va avanti…raggiunte ieri le 420 miglia. Oggi destinazione mari dell’Ovest, per un vero tramonto. Tony scrive, è felicissimo e lo sono tanto…anche io!
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