affè nero in una cittadina dai tanti colori. Ieri abbiamo visitato la costa Sud-Ovest dell’Irlanda, terminando il nostro giro alla punta occidentale estrema che si affaccia sulle magiche Blasket Islands.
Fantastica la giornata di ieri. Dopo aver iniziato a ridere senza motivo a Bantry, abbiamo visitato la spettacolare penisola che si affaccia sull’omonima baia e che termina con viste mozzafiato su pascoli dal colore di smeraldo e su un oceano limpido e azzurro.
La strada non era molto semplice…ogni tanto una pecora, una mucca, un agnellino a farsi un giretto…e il tempo correva, come i panorami unici tutt’intorno. Sarò rimasto alcuni minuti in beatitudine ammirando ciò che avevo davanti agli occhi. Le pecorelle in lontananza, le scogliere spazzate dal mare, un contadino con carriola e cane, l’oceano, le isole…i prati.
Abbiamo così tirato su, saltando l’Iveragh, ma attraversando il parco nazionale di Killarney, dopo esserci dati una pulita sommaria nei bagni pubblici.
Il parco è un altro qualcosa di magico: montagne che salgono in alto, percorse da stradine; il bel verde che lascia il passo al giallo, al marrone e al grigio delle rocce…e lì in basso, laghi azzurri che ti sembra poter toccare con un dito.
Beh…io e Tony avevamo così bisogno di ‘toccare’ quell’acqua e ci siamo mischiati alla natura regalandoci un mezzo bagno freddo, ma spassosissimo nelle acque di questo parco. Ah, immediatamente la felicità, il sentirsi puliti al profumo di fragola…ovvero l’unico sapone economico che abbiamo trovato. Cambiarsi mutande e calzini, wow, se potessi anche farmi la barba, ma va bene così, in simbiosi con la natura.
La cosa bella è che quando ci prefissiamo un obiettivo, lo raggiungiamo. Certo, non cerchiamo la luna, ma siamo affiatati e mai stanchi. Sbagliamo strada? Ne abbiamo vista una in più. Lo spirito è quello giusto.
Penisola di Dingle, eccoci. Si torna a costeggiare il mare. Ci fermiamo nella grandiosa spiaggia di Inch, osserviamo l’oceano e la baia che guardano ad Ovest, e montiamo in macchina, seguendo le scogliere.
Ci saremo fermati cento volte…i colori del cielo, la penisola, le isole, la baia di Dingle…tutto come sempre, mai spropositamente, ma semplicemente magico.
Attraversiamo Dingle, piena di gente per il sabato sera. Noi non cerchiamo turisti o punti stracolmi di persone. Proseguiamo…a Ovest. È all’ora di cena che si pone il problema, perché all’estremo West è tutto chiuso. Chiediamo in un pub, in un centro di arte gaelica, dove non appena entro mi accolgono con un bel “failte”…e finalmente raggiungiamo un ristorante in pietra nera che si affaccia sull’oceano. Abbiamo una fame da lupi …siamo vestiti non da sabato sera, ma andiamo avanti con il nostro sorriso.
Zuppa di verdure, del salmone da sogno, uno squillo a Silvia per raccontarle l’Ovest e una Guinness in un vero pub irlandese di irlandesi, il Paidi ‘O Sé's, forse stella del rugby, ma chi lo sa!
E la notte? Sotto le stelle…di fronte all’oceano.
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